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Musica italiana: è caccia al P2P illegale

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Musica italiana: è caccia al P2P illegale
  • Pubblicato il
  • 22/07/2009
  • Autore
  • Claudio Garau

Durante le ultime settimane, buona parte dei brani musicali italiani di maggior successo sono stati rimossi dalle più utilizzate piattaforme per file sharing; la FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) si è infatti impegnata per l'eliminazione di oltre 30 mila link verso canzoni condivise illegalmente.

Sarebbero oltre 20 mila i Torrent cancellati dal tracker Mininova, essi sono stati rimossi sulla base di segnalazioni effettuate dall'antipirateria italiana, mentre altri 10 mila link sono stati cancellati da alcuni dei più noti servizi di archiviazione remota tra cui Rapidshare e Megaupload.

Si stima che i link eliminati avrebbero generato più di 10 milioni di download prima della rimozione; la FIMI, conscia dell'entità del fenomeno, ha deciso che le cancellazioni proseguiranno gionalmente in modo da ridurre ai minimi termini la quantità di brani italiani condivisi in modo illegale.

L'iniziativa ha permesso di rendere nota alle forze dell'ordine l'esistenza di ben 12 hub e server italiani per i protocolli Direct Connect ed Emule, attraverso di essi alcune decine di migliaia di utenti operavano quotidianamente la condivisione illegale di brani musicali non autorizzati.

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