L'iTunes cinese censura il Dalai Lama

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Per poter commercializzare le proprie applicazioni anche in Cina, la Casa di Cupertino ha deciso di non vendere tramite iTunes alcun programma che facesse riferimento al Dalai Lama, l'autorità spirituale del Tibet, regione in continua lotta per la propria autonomia da Pechino.

Apple, accusata di oscurare tramite censura i riferimenti al noto Nobel per la Pace, si è difesa sostenendo di essersi semplicemente adattata alle leggi in vigore in Cina che naturalmente vietano la commercializzazione di applicazioni "Pro Dalai Lama".

L'azienda di Steve Jobs non ha però specificato le dinamiche che hanno potato alla rimozione delle applicazioni per l'iTunes cinese, Apple ha agito autonomamente per non attirare a sé le ire di Pechino o si è dovuta piegare ai diktat del regime cinese?

Cupertino non è però la prima realtà commerciale che ha dovuto adattare le proprie piattaforme alle esigenze del governo asiatico, prima di questa anche Google, Yahoo!, Microsoft e addirittura Cisco hanno dovuto modificare delle applicazioni per non suscitare le ire del poco democratico regime si Pechino.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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