Un hackers su quattro lavora con l'FBI

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Secondo una recente inchiesta svolta dal Guardian, negli Stati Uniti un hacker su quattro sarebbe un collaboratore o un informatore della polizia federale, l'FBI, inoltre, numerose indagini del Bureau sarebbero state risolte proprio grazie all'intervento degli smanettoni più esperti.

Il dato riportato presenterebbe dei chiaro/scuri: in molti casi infatti gli hackers non presterebbero la loro opera volontariamente, sarebbero infatti costretti a collaborare nascostamente con le autorità per evitare di subire pesanti condanne penali.

Da questa ipotesi nascerebbe quindi più di un sospetto: se è vero che molti attacchi informatici restano senza un colpevole, i più maliziosi potrebbero quindi che vi siano crackers che agiscono sotto protezione trasformandosi in hackers governativi per sfuggire alle conseguenze delle proprie responsabilità.

Per il "reclutamento" di hacker l'FBI sfrutterebbe i consueti canali come per esempio i forum più frequentati da chi frequenta l'ambiente underground; naturalmente, tutti i dati raccolti dal Guardian sono in cerca di conferma, le ipotesi "complottistiche" sono sempre le più difficili da dimostrare.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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