DPCM: il Web è un bene di pubblica utilità

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DPCM: il Web è un bene di pubblica utilità © Pixabay

L'articolo 82 del DPCM (Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri) risalente allo scorso 17 marzo definisce il Web come un servizio di pubblica utilità. Tale specifica risulta particolarmente importante in un momento in cui l'epidemia di Coronavirus (COVID-19) ha colpito duramente anche il nostro Paese e la Rete diventa uno dei pochi mezzi di comunicazione con l'esterno.

La situazione attuale appare abbastanza chiara: milioni di persone sono costrette a rimanere confinate nelle proprie abitazioni e questo determina un notevole incremento del traffico dati, la conseguenza potrebbe essere un sovraccarico il cui prezzo potrebbe essere pagato innanzitutto dalle imprese ancora al lavoro e dalle organizzazioni impegnate nel contrasto al contagio.

L'intenzione del Governo Conte è quindi quella di operare degli investimenti mirati a potenziare le infrastrutture attualmente disponibili, nel DPCM viene inoltre sottolineato il ruolo fondamentale delle aziende impegnate nella fornitura di reti e servizi di comunicazioni elettroniche, per le quali gli interventi di miglioramento della Rete saranno non solo un diritto ma anche un dovere.

Nel Decreto, così come riportato in Gazzetta Ufficiale, è contenuto infatti un richiamo a tutte "le imprese che svolgono attività di fornitura di reti e servizi di comunicazioni elettroniche" che "intraprendono misure e svolgono ogni utile iniziativa atta a potenziare le infrastrutture e a garantire il funzionamento delle reti e l'operatività e continuità dei servizi."

A conferma dell'importanza strategica del settore viene poi in aiuto il comma 5 che recita chiaramente: "Le imprese fornitrici di reti e servizi di comunicazioni elettroniche accessibili al pubblico sono imprese di pubblica utilità e assicurano interventi di potenziamento e manutenzione della rete nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e dei protocolli di sicurezza anti-contagio.".

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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