Il canone RAI diventa "tassa sui media"?

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Secondo quanto dichiarato dal sottosegretario allo Sviluppo Economico Antonio Catricalà nel corso di un'audizione in commissione di Vigilanza RAI, l'Europa starebbe abbandonando definitivamente il concetto di "canone" per privilegiare un'imposta di tipo generale sui media.

In sostanza, il discorso del vice ministro partirebbe dall'assunto che il famigerato canone RAI subirebbe ad oggi un'evasione troppo diffusa, per cui sarebbe più razionale puntare su una tassa che tutte le famiglie italiane dovrebbero obbligatoriamente pagare a prescindere dal dispositivo utilizzato.

L'idea sarebbe in pratica quella di eliminare il classico "bollettino" per il pagamento del canone RAI in favore di un contributo che dovrebbe essere pagato direttamente tramite il conto elettricità o inserito nell'attuale denuncia dei redditi.

In ogni caso, Catricalà avrebbe voluto specificare che, per il momento, l'unico canale istituzionale per il finanziamento della televisione pubblica è e rimane il canone RAI; tutte le altre ipotesi dovranno essere discusse approfonditamente prima di essere approvate.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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